giovedì 22 ottobre 2009
venerdì 9 ottobre 2009
lunedì 31 agosto 2009
mercoledì 8 luglio 2009
BIG LOVE FOR YOU!!!!
Charlie Chaplin - Smile (8970 letture)
Smile though your heart is aching
Smile even though it’s breaking
When there are clouds in the sky, you’ll get by
If you smile through your fear and sorrow
Smile and maybe tomorrow
You’ll see the sun come shining through for you
Light up your face with gladness
Hide every trace of sadness
Although a tear may be ever so near
That’s the time you must keep on trying
Smile, what’s the use of crying?
You’ll find that life is still worthwhile
If you just smile
That’s the time you must keep on trying
Smile, what’s the use of crying?
You’ll find that life is still worthwhile
If you just smile
mercoledì 24 giugno 2009
domenica 14 giugno 2009
domenica 8 marzo 2009
mercoledì 4 marzo 2009
Che cosa è il tempo? E che carattere ha? Il rapporto con uno dei più concetti più sfuggenti nella storia del pensiero umano, nel mondo di Alice e del Cappellaio Matto. Da "Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie", Oscar Mondadori, Milano 1980
(…) Alice sospirò, stanca. “Secondo me potreste impiegare meglio il vostro tempo” disse “invece di sprecarlo con indovinelli senza risposta.”
Se tu conoscessi il Tempo come lo conosco io” disse il Cappellaio “non ne parleresti con tanta confidenza.”
“Non so che vuoi dire” disse Alice.
“Certo che non lo sai!” disse il Cappellaio, agitando sprezzante il capo. “Scommetto che non ci hai nemmeno mai parlato, col Tempo!
“Forse no” rispose prudente Alice “ma so che devo batterlo quando ho lezione di musica.
“Ah! Questo spiega tutto” disse il Cappellaio. “Non gli va di essere battuto. Se invece ti fossi mantenuta in buoni rapporti con lui, lui farebbe fare al tuo orologio tutto quello che vuoi tu. Per esempio, metti che siano le nove di mattina, l’ora di cominciare le lezioni: basta che gli sussurri una parolina, al Tempo, ed ecco che le ore volano via in un battibaleno! L’una e mezzo, ora di pranzo!” (“Magari fosse vero” si disse sottovoce la Lepre Marzolina.)
“Certo, sarebbe magnifico” disse Alice soprappensiero “però... mi sa che non avrei ancora fame.”
“Dapprincipio no, forse” disse il Cappellaio “ma puoi tenerlo fermo all’una e mezzo finche vuoi.”
“E tu fai così?” chiese Alice.
Il Cappellaio scosse il capo dolorosamente. “No!” rispose. “Abbiamo litigato lo scorso marzo... proprio prima che quello lì impazzisse, sai...”(indicando col cucchiaio la Lepre Marzolina) “... fu al gran concerto dato dalla Regina di Cuori, dove io dovevo cantare: “Brilla, brilla, pipistrello! / Sarai topo o sarai uccello?” Forse la saprai, questa canzone?”
“Ne ho sentita una simile” disse Alice.
“Questa continua così” proseguì il Cappellaio: “”Nella quiete della sera / Voli come una teiera. Brilla, brilla... “”
A questo punto il Ghiro si riscosse e si mise a cantare nel sonno “ Brilla, brilla, brilla, brilla...” Non la finiva più, e dovettero dargli un pizzicotto per farlo smettere.
“Be’, avevo appena finito la prima strofa” disse il Cappellaio “che la Regina si mise a strillare: “Sta assassinando il tempo! Mozzategli il capo!”“
“Che orrore!” esclamò Alice.
“E da allora” continuò il Cappellaio in tono doloroso “non vuol fare più nulla di quello che gli chiedo! Ora sono sempre le sei.”
Alice ebbe un’idea brillante. “…per questo che avete pronti tanti servizi da tè?”
“Sì” disse il Cappellaio con un sospiro “è sempre l’ora del tè e non abbiamo il tempo di lavare la roba negli intervalli.”
(…) Alice sospirò, stanca. “Secondo me potreste impiegare meglio il vostro tempo” disse “invece di sprecarlo con indovinelli senza risposta.”
Se tu conoscessi il Tempo come lo conosco io” disse il Cappellaio “non ne parleresti con tanta confidenza.”
“Non so che vuoi dire” disse Alice.
“Certo che non lo sai!” disse il Cappellaio, agitando sprezzante il capo. “Scommetto che non ci hai nemmeno mai parlato, col Tempo!
“Forse no” rispose prudente Alice “ma so che devo batterlo quando ho lezione di musica.
“Ah! Questo spiega tutto” disse il Cappellaio. “Non gli va di essere battuto. Se invece ti fossi mantenuta in buoni rapporti con lui, lui farebbe fare al tuo orologio tutto quello che vuoi tu. Per esempio, metti che siano le nove di mattina, l’ora di cominciare le lezioni: basta che gli sussurri una parolina, al Tempo, ed ecco che le ore volano via in un battibaleno! L’una e mezzo, ora di pranzo!” (“Magari fosse vero” si disse sottovoce la Lepre Marzolina.)
“Certo, sarebbe magnifico” disse Alice soprappensiero “però... mi sa che non avrei ancora fame.”
“Dapprincipio no, forse” disse il Cappellaio “ma puoi tenerlo fermo all’una e mezzo finche vuoi.”
“E tu fai così?” chiese Alice.
Il Cappellaio scosse il capo dolorosamente. “No!” rispose. “Abbiamo litigato lo scorso marzo... proprio prima che quello lì impazzisse, sai...”(indicando col cucchiaio la Lepre Marzolina) “... fu al gran concerto dato dalla Regina di Cuori, dove io dovevo cantare: “Brilla, brilla, pipistrello! / Sarai topo o sarai uccello?” Forse la saprai, questa canzone?”
“Ne ho sentita una simile” disse Alice.
“Questa continua così” proseguì il Cappellaio: “”Nella quiete della sera / Voli come una teiera. Brilla, brilla... “”
A questo punto il Ghiro si riscosse e si mise a cantare nel sonno “ Brilla, brilla, brilla, brilla...” Non la finiva più, e dovettero dargli un pizzicotto per farlo smettere.
“Be’, avevo appena finito la prima strofa” disse il Cappellaio “che la Regina si mise a strillare: “Sta assassinando il tempo! Mozzategli il capo!”“
“Che orrore!” esclamò Alice.
“E da allora” continuò il Cappellaio in tono doloroso “non vuol fare più nulla di quello che gli chiedo! Ora sono sempre le sei.”
Alice ebbe un’idea brillante. “…per questo che avete pronti tanti servizi da tè?”
“Sì” disse il Cappellaio con un sospiro “è sempre l’ora del tè e non abbiamo il tempo di lavare la roba negli intervalli.”
martedì 17 febbraio 2009
martedì 10 febbraio 2009
lunedì 9 febbraio 2009
FREEDOM
Emancipate yourselves from mental slavery;
None but ourselves can free our minds.
Have no fear for atomic energy,
cause none of them can stop the time.
None but ourselves can free our minds.
Have no fear for atomic energy,
cause none of them can stop the time.
lunedì 26 gennaio 2009
Ho un più che valido motivo per essere stata latitante così tanto tempo...
Comunque mi perdono, parlando di accessori.
Spesso, il loro valore viente trascurato, in realtà hanno un'importanza a volte comprimaria, a volte soverchiante quella dell'abito stesso.
Anche per gli accessori esistono delle regole di bon ton da rispettare. Socrate se ne andava in giro con un grosso anello su ogni dito, ovviamente se lo facessimo noi sortiremmmo l'effetto albero di natale.
Moderazione dunque e stile.
In questa pagina:
1) "gioielli" akkatu parigi. Bellissimi e soprattutto sostenuti da una nobile iniziativa: quella del commercio equo e solidale. Li produce e commercia una mia amica ergo, chi dovesse essere interessato...
2) guanti e manicotti, a mio avviso bellissimi su qualunque tipo di mise
3) borse e oggetti vari. Ho selezionato dei pezzi squisiti da acquistare sul web.
Un indirizzo:
www.urbanoutfitters.com
lunedì 12 gennaio 2009
CURIOSITA' CALCISTICA
domenica 11 gennaio 2009
giovedì 8 gennaio 2009
mercoledì 7 gennaio 2009
Buongiorno,
è da tanto che non scrivo, ma credo di avere un ottima scusa...
Sono arrivata VIRTUALMENTE fino al Giappone per reperire materiale per questo post.
Oggi, infatti, parliamo prima di curiosità provenienti dall'oriente.
Chi, pranzando in un ristorante giapponese, non ha notato una terribile statuetta raffigurante un gattino che muove incessantemente la zampetta?
Ho scoperto che si tratta di un gatto portafortuna che si chiama "Maneki-neko".
Il gatto portafortuna può essere trovato in più colori:
tricolore, il più diffuso, usato come porta fortuna in tutto il mondo
bianco ad indicare la purezza
nero utilizzato per scacciare il diavolo
rosso utilizzato per combattere gli spiriti cattivi
dorato per attirare il denaro
rosa per attirare l'amore
La particolarità del Maneki Neko è la zampa alzata, si crede che se il gatto ha la zampa destra alzata porti soldi, mentre invece se alza la sinistra porta clienti
è da tanto che non scrivo, ma credo di avere un ottima scusa...
Sono arrivata VIRTUALMENTE fino al Giappone per reperire materiale per questo post.
Oggi, infatti, parliamo prima di curiosità provenienti dall'oriente.
Chi, pranzando in un ristorante giapponese, non ha notato una terribile statuetta raffigurante un gattino che muove incessantemente la zampetta?
Ho scoperto che si tratta di un gatto portafortuna che si chiama "Maneki-neko".
Il gatto portafortuna può essere trovato in più colori:
tricolore, il più diffuso, usato come porta fortuna in tutto il mondo
bianco ad indicare la purezza
nero utilizzato per scacciare il diavolo
rosso utilizzato per combattere gli spiriti cattivi
dorato per attirare il denaro
rosa per attirare l'amore
La particolarità del Maneki Neko è la zampa alzata, si crede che se il gatto ha la zampa destra alzata porti soldi, mentre invece se alza la sinistra porta clienti
Iscriviti a:
Post (Atom)