Buongiorno buongiorno,
quest'oggi riprenderei il tema del viaggio, prlando di un artista, per cui, mi viene la pelle d'oca anche solo a scrivere il nome: PAOLO CONTE.
Anche nelle sue canzoni, infatti è presente il tema del viaggio.
Ma...cos’è il viaggio per Paolo Conte?
Evasione.
Scoperta.
Sogno ad occhi aperti.
Agitazione motoria.
Ogni mezzo è buono.
Dai sandali del tifoso di Bartali che hanno fatto tanta strada, alla Topolino color amaranto, che, solo a lasciarle sciolta la briglia, “sembra un’Aprilia”.
Dai mocassini di Novecento ( dove eravamo noi quel mattino/ quando correva il Novecento/ le grandi gare di mocassino) al camion di Uomo-camion ( ma un uomo camion vive ancora in me/ e ancora mille strade ti aprirà/ in questo oceano di attimi sarà/ qui per te, qui per te[..] E da quei viaggi avrai/ una ruga in più , ma anche un po’ di sole).
Ma c’è anche il treno di Azzurro ( io quasi quasi prendo il treno e vengo, vengo da te) o la nave di Onda su Onda
Fuggire, con qualsiasi mezzo, sembra l’impulso principale del protagonista di quasi tutte le canzoni di Paolo Conte.
Il viaggio è l’unica modo per mettersi alle spalle le delusioni, per estraniarsi e in qualche modo ritrovarsi.
E qualche volta si fugge con l'amata e qualche volte si fugge VERSO l'amata....
Certo che anche il MIO treno dei desideri a volte va all'incontrario... E' più facile!!!!
mercoledì 26 novembre 2008
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